MINIATURE SCENARI PREMIATI WORLD WAR II

MONTECASSINO 1944 . EMPOLI GAMES . 4/5.10.2025

I Mad Elite Wargamers hanno partecipato ad Empoli Games 2025 che si è tenuta ad Empoli il 4-5 ottobre 2025 presso il Palazzo delle Esposizioni ed organizzato da Ascev.

Scenario : La terza battaglia di Montecassino – dicembre 1944

Scala : 20 mm

Regolamento : Rapid Fire

Il nostro gruppo, con grande soddisfazione, ha avuto il riconoscimento, per tutti gli scenari proposti, come Best of Show.

Lo scenario giocato in questi 2 giorni ha visto il ripetersi degli avvenimenti storici: gli alleati sono stati fermati subendo ingenti perdite.

CENNI STORICI: La terza battaglia di Montecassino

Nel dicembre 1943 i tedeschi i tedeschi si erano assestati in difesa lungo la Linea Gustav, che attraversa l’Italia da costa a costa da sud di Roma fino a Ortona e che faceva perno al centro sul massiccio montuoso di Cassino e sulla valle del Liri.

La città di Cassino era protetta dal fiume Rapido e dominata dall’alto dall’antica Abbazia di Montecassino: il 24 gennaio 1944 le truppe del corpo di spedizione francese andarono all’attacco con le truppe coloniali marocchine del Generale Juin che cercarono di passare attraverso le montagne a nord di Cassino e quelle americane del Generale Keyes che cercarono di attraversare il Rapido. L’attacco fu fermato e le truppe ripiegarono su posizioni più difendibili. La Quinta Armata americana era sfinita, tutte le sue divisioni ci avevano provato ma la linea Gustav le aveva battute e furono quindi sostituite da una divisione neozelandese e da una indiana.

Il Generale neozelandese Freyberg era ossessionato dal pensiero dell’Abbazia che dall’alto dominava tutto il campo di battaglia e che riteneva, a torto, piena di tedeschi armati o quantomeno di osservatori di artiglieria. Insistette pertanto con gli Alti Comandi che il suo attacco fosse preceduto fosse preceduto da un bombardamento a tappeto dell’Abbazia.

La mattina del 15 febbraio 1944, 142 bombardieri pesanti americani e 114 medi rasero al suolo l’edificio lasciando sbigottito il mondo per la sua perdita; nel pomeriggio cominciò l’attacco che però anche in questo caso venne respinto con forti perdite. La distruzione dell’abbazia, oltre ad avere cancellato un edificio storico patrimonio dell’umanità, aveva paradossalmente aiutato i tedeschi che si erano trincerati nelle rovine.

L’attacco si protrasse per il tutto il 16 ed il 17 prima che Freyberg prendesse atto dello stallo dele sua truppe e le ritirasse sulla linea di partenza. La seconda battaglia di Cassino era finita.

Dopo lo sbarco di Anzio gli alleati preparano una gigantesca offensiva che avrebbe coinvolto tutta la linea Gustav (operazione “Diadema”) nel cui contesto venne chiesto a Freyberg di riprovare a prendere Cassino.

Il 15 marzo cominciava così la terza battaglia di Cassino, il cui piano ricalcava a grandi linee quello della seconda. Dopo un pesante bombardamento aereo della città di Cassino che si presupponeva avrebbe eliminato ogni resistenza tedesca (rappresentata a questo punto quasi esclusivamente da paracadutisti), la Divisione neozelandese appoggiata da carri armati avrebbe preso la città mentre la divisione indiana avrebbe attaccato e preso il colle dell’Abbazia.

La mattina del 15 quindi la città di Cassino fu completamente distrutta dai bombardieri americani ma un difetto di comunicazione tra i comandi fece sì che l’attacco della fanteria non cominciasse che a sera, dando così tempo ai difensori di riprendersi.

Di nuovo il bombardamento ebbe l’effetto opposto a quello sperato: i paracadutisti sopravvissuti si trincerarono nelle rovine bloccando l’avanzata dei neozelandesi i cui carri non riuscirono a passare dato che le strade erano bloccate dalle macerie.

Gli Indiani riuscirono a raggiungere la Collina del Castello (una rovina medievale) e prendere il Castello stesso che fu teatro per un paio di giorni di feroci attacchi e contrattacchi ma non riuscirono a sfondare in direzione dell’Abbazia.

Alla mattina del 18 i neozelandesi erano riusciti, a forza di inserire nell’attacco sempre nuove truppe, ad arrivare fino alla stazione ma a quel punto furono fermati da un contrattacco di elementi della divisione tedesca Hermann Goering. I gurka della divisione indiana avevano inutilmente rinnovato l’assalto alla collina dell’Abbazia, ma erano riusciti solo ad arrivare alla “Collina dell’impiccato” dove poi erano rimasti inchiodati.

Il 23 marzo il Generale Freyberg ritirò le sue truppe esauste e decimate: la terza battaglia di Cassino era finita.

Fra l’11 e il 18 maggio finalmente Cassino cadrà, all’interno della più vasta operazione Diadema ad opera dei polacchi che la assaliranno da dietro ma a quel punto i tedeschi stavano già ripiegando lungo tutta la linea del fronte.