CONVENTIONS INCONTRI WARGAMES

SAN MARINO GAME CONVENTION . 26/27/28.04.2024

(A.F.)

Si è conclusa da poco la San Marino Convention 2024 che si è tenuta al Centro Congressi Kursaal di San Marino dal 26 al 28 aprile 2024. Anche quest’anno i Mad Elite Wargamers hanno partecipato con quattro “pessimi” elementi dediti ad un tavolo da gioco che, considerata la tipologia di evento e di gioco, si può definire di livello straordinario.

La tradizione dei Mad Elite Wargamers nella creazione di scenari ludici è ben nota ed ormai consolidata. Gettysburg, Midway, Far West, V2, Reichstag, Abukir, etcc. etcc. parlano da soli. Questa volta però lo scenario proposto era diverso. Miniature applicate ad un board/wargame hex&counters puro. Ebbene, il nostro Carlo Diolaiti (sì a lui va il merito di tutto) è riuscito nell’impresa.

Holland ’44 (Simonitch) “apparecchiato” su una mappa da 1 metro per 2 con tutti i counters di gioco sostituiti da miniature GHQ rendeva un colpo d’occhio straordinario. Non vi è stato alcuno che avvicinandosi al tavolo di gioco non abbia espresso stupore, meraviglia ed apprezzamento per l’opera.

E si badi bene, non si deve commettere l’errore di ragionare in termini di scenari 3d, perché è ovvio che si parla di due mondi diversi. Qui non si trattava di ricostruire paesaggi o altro. Carlo ha reso visivamente intrigante (ed appagante) un gioco che normalmente appassiona più per il tema del gioco e per le dinamiche. Senza tema di smentita il tavolo più bello (plastico del Castello di Gradara a parte) e il premio MIGLIOR TAVOLO BOARD-WARGAME ampiamente meritato.

Che dire invece dell’evento in se. Ottima location con spazi più che adeguati ed ottimali per il gioco. Non c’era la classica ressa e confusione da “fiera” per cui si poteva giocare in tutta tranquillità (cosa non da poco per la tipologia di gioco). Da rivedere forse la parte della ristorazione.

Quanto invece all’evento ludico in se cosa possiamo dire? La compagnia era perfetta, ben assortita e ben preparata ed un encomio particolare va a chi si è prodigato prontamente nel detergere il pavimento antistante il tavolo da gioco reso viscido dalle lacrime versate da alcuni dei giocatori. L’intervento ha evitato pericolosi scivoloni a coloro che si avvicinavano al tavolo.

Il gioco Holland ’44 lo conosciamo ed è già stato oggetto di pregresse annotazioni. La partita ha ripercorso più o meno gli accadimenti storici. La prima giornata di gioco (venerdì 26 aprile) ha visto la sviluppo dei primi turni. Il lancio dei parà anglo/americani e l’inizio dell’avanzata del 30° corpo. All’inizio la sorte arride ai tedeschi. Complici atterraggi dei parà poco felici (e qui il pavimento ha iniziato a bagnarsi) ed alcune scelte tattiche forse non impeccabili, i ponti di Nimegen e Arnhem sono rimasti saldamente nelle mani tedesche. Il crollo poi di quasi tutti i ponti verso Arnhem ha complicato ulteriormente il compito alleato. Vero è che le due successive giornate di gioco (sabato 27 e domenica 28) hanno visto un innegabile cambio di rotta della fortuna, che ha iniziato ad arridere agli alleati, con conseguente incremento esponenziale dell’effetto bagnato sul pavimento. La situazione però era ancora assai compormessa per l’alleato. Ma ecco il colpo di genio. La notte tra il 27 ed il 28 aprile porta consiglio al generale Brereton il quale ordina una fulminea azione al generale Gavin, che prontamente esegue facendosi beffe del controspionaggio tedesco. Gavin ordina un blitz nei pressi di Nimegen. Due battaglioni dell’82^ Divisione aviotrasportata americana, con l’aiuto dei genieri, superano il fiume Waal proprio a ridosso di Nimegen ed attaccano le esigue forze a difesa del lato nord del ponte costringendole ad una precipitosa fuga insieme all’unità di artiglieria ivi presente. Quest’abile mossa mette in crisi l’apparato difensivo tedesco a sud di Arnhem. A ciò si deve aggiungere il rocambolesco e fortunoso annientamento di due possenti unità tedesche appena giunte sul campo di battaglia che pone rimedio ad un errore tattico alleato che poteva rallentarne parecchio l’avanzata. Ora la strada verso Arnhem sembra spianata. Ma si sa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Gavin, ingolosito dalla presenza di una unità di artiglieria tedesca indifesa a Bemmel (cittadina tra Nimegen ed Arnhem) decide di attaccarla per annientarla. L’azione riesce, ma il prezzo è elevato perché così facendo viene lasciato incustodito il lato nord del ponte di Nimegen, che viene subito presidiato dalle forze tedesche. Ora la situazione è definitivamente compromessa. Ad Arnhem Frost ed i diavoli rossi infatti sono allo stremo. La città è ormai quasi completamente in mano tedesca. Le residue forze alleate, seppur numericamente ancora valide, oltre ad essere fuori rifornimento da troppo tempo, sono ormai asserragliate solo alla periferia di Arnhem. Il ponte di Arnhem è saldamente in mano tedesca. Non solo. Ora Nimegen è presidiata da ingenti forze tedesche tra cui tre unità d’élite parà ai due lati dell’unico ponte rimasto in piedi. Ormai neppure il fattore C., che tanto da e tanto toglie e che tanto ha fatto piangere i tedeschi può nulla. L’obiettivo Arnhem è fallito. Vittoria tedesca. Ma soprattutto vittoria dei Mad Elite Wargamers.