MINIATURE WINGS OF GLORY

EVENTO WING OF GLORY . MASSA . 24.06.2018

Nei nostri ricordi come Gruppo Storico c’è l’organizzazione e la partecipazione del consueto appuntamento di Wing of Glory il 24 giugno 2018 presso lo Sporting Club “Le Pinete” di Marina di Massa.

La giornata si è svolta piacevolmente grazie alla cordiale presenza di numerosi partecipanti che hanno ricevuto un gradito omaggio offerto gentilmente dalla Ares Games.

I partecipanti si sono divisi tra le due fazioni (Russi e Tedeschi) ed hanno avuto a disposizione oltre 90 modelli di aerei di cui molti realizzati appositamente per l’evento.

Durante la giornata sono stati giocati tre scenari, ogni scenario si svolgeva contemporaneamente su due tavoli separati per rappresentare il procedere degli avvenimenti sui due settori del fronte durante l’Operazione Zitadelle – 5 luglio 1943

Ringraziamo Giovanni e Paolo per la preparazione dello scenario, la Ares Games per la presenza ed il supporto, Andrea Angiolino e tutti i partecipanti per aver cotribuito alla buona riuscita di questa giornata di svago.

Una accurata descrizione degli eventi della giornata è riportata sul sito del WASP di La Spezia, dove sono stati riportati i punteggi dei 3 scenari e la squadra vincitrice della giornata oltre ad il solito report fotografico.

Un po di storia riscritta….Operazione Zitadelle

All’alba del 5 luglio scattava dai due lati del fronte tra Orel-Kursk-Charkov  l’offensiva tedesca.
Dopo i bombardamenti preparatori si alzavano in volo nugoli di aerei per attaccare le formazioni contrapposte; sul fronte di centro i gruppi aerei di Von Kluge attaccano efficacemente le difese russe e distruggono le postazioni AA di Ponyri, mentre sul fronte sud Von Mainstein trova una feroce resistenza delle Divisioni della Guardia, ma la sua aviazione fa pagare un pesante tributo ai piloti russi.
Finite le missioni aeree lo scontro rimane solo terrestre al centro le difese russe si sbandano ed arretrano verso sud di svariati chilometri, mentre a sud la Guardia si sacrifica, ma non riesce a contenere le divisioni corazzate tedesche dovendo anch’essa arretrare verso nord. Tre giorni dopo i contendenti si ritrovano schierati su fronti più vicini tra di loro ma molto più muniti; sono in linea sia al Centro che a Sud le divisioni corazzate più fresche disponibili per i comandanti.
Anche lo scontro aereo sale d’intensità con la perdita da ambo le parti di oltre 200 velivoli ed ingenti danni alle truppe a terra, ma anche questa volta il fronte di Centro cede di fronte all’impeto tedesco, mentre a sud le truppe scelte corazzate stabilizzano il fronte fermando i Tigre.
La situazione è grave con le armate del fronte di Centro schierate a ridosso della città di Kursk, perno del fronte, mentre da sud, causa la forte pressione, non si riescono a distogliere forze.
Dopo due giorni, per non dare occasione ai sovietici di inviare rinforzi consistenti, Von Kluge radunate tutte le sue forze attacca le truppe attorno a Kursk.
Lo scontro aereo è violento, i tedeschi perdono due Gruppe di bombardieri pesanti mentre gli aerei d’attacco martellano le truppe a terra, l’esito della battaglia è incerto fino alla fine, ma i soldati russi, spossati da cinque giorni di continui combattimenti e attacchi dal cielo, cedono di schianto. Nelle ore successive, per non rimanere chiusi nella sacca decine di divisioni sovietiche defluiscono verso est coperti dal sacrificio delle Divsioni di Fucilieri della Guardia.
Nello scontro i tedeschi perdono 120 caccia e oltre 200 tra stuka e bombardieri e lasciano sul terreno oltre 25.000 tra morti, feriti e dispersi.
I russi perdono 80 caccia e 200 tra Il- , Pe 2 e Boston, ma hanno oltre 70.000 tra morti, feriti e dispersi.
Stalin fece pagare al generale Zukov la sconfitta e lo sostituì con il generale Vatutin, mentre Hitler consolidò il fronte facendo affluire in Ucraina truppe fresche.
Per svariati mesi i sovietici non presero più grosse iniziative sollecitando sempre più con forza l’apertura del secondo fronte europeo.